fbpx

Il diario di Turiddu

I nostri Presidi Slow Food: la Vastedda del Belìce

I viaggi nella Sicilia Occidentale furono un’enorme scoperta enogastronomica per Cumpari Turiddu, un susseguirsi di gusti e sapori nuovi che in America non aveva mai provato: olio d’oliva, vino ma soprattutto formaggi.

Nei territori del Gattopardo, nel paese di Santa Margherita del Belìce assaggiò per la prima volta un formaggio fresco leggermente acidulo che lo colpì per il suo sapore delicato e per l’aneddoto legato alla sua produzione: nacque,

Continua a leggere…

Ricette Presidio Slow Food – Gli Stipateddi

A New York quando nominavi la pasta italiana tutti pensavano a lasagne o tortellini. Per la nonna, invece, significava parlare di “cavatelli, busiate e maccaruni”. Quella ripiena, infatti, era un formato riservato alle feste.

Solo a Natale e nel giorno del compleanno di Turiddu la nonna preparava dei “maccaruni chini” conditi con il tradizionale ragù di maiale siciliano.

Continua a leggere…

I nostri Presidi Slow Food – Fagiolo Badda di Polizzi Generosa

Una gita in montagna, alla scoperta di vini e cibi autentici.
Queste le premesse che portarono Cumpari Turiddu a Polizzi Generosa in una domenica di fine febbraio.

Lì, nel cuore delle Madonie, situata su una roccia panoramica svettava sopra la nebbia “Pulizzi”. Una città demaniale sospesa tra le colline e il mare, generosa di nome e di fatto con tutti i suoi abitanti.

Saverio,

Continua a leggere…

Ricette Evergreen – Il Biancomangiare

Di ritorno dai pomeriggi trascorsi alla Federazione Italo americana del Queens e Brooklyn, dopo estenuanti partite di pallone, Cumpari Turiddu non vedeva l’ora di tornare a casa. Là avrebbe trovato ad attenderlo il sorriso caldo della nonna e una merenda morbida e delicata.

La nonna la preparava con pochi bianchissimi ingredienti: latte, amido, mandorle (di cui tre amare), panna, zucchero e poi colla di pesce,

Continua a leggere…

Memories – Sulle tracce della Befana

La festa della Befana per Cumpari Turiddu è stata una “scoperta” relativamente recente. Negli Stati Uniti non si festeggiava affatto e si andava a scuola regolarmente. Per cui, prima di tornare in Sicilia, per lui non era una vera e propria festa.

Solo alcune famiglie ad Elizabeth Street seguivano le tradizioni della Dodicesima notte.

La nonna, infatti, aveva raccontato al piccolo Turiddu che i dodici giorni che vanno da Natale al 6 gennaio erano magici e che proprio nella dodicesima notte accadevano prodigi di ogni sorta: gli animali iniziavano a parlare (ma guai a raccontare i loro discorsi!),

Continua a leggere…

Ultimo dell’anno da Me Cumpari Turiddu

Anche quest’anno il menù di Me Cumpari Turiddu è ricco di suggestioni e sicilianità.

La cena del Veglione è per noi un’occasione importante che il nostro Chef Gianluca Leocata ha voluto celebrare con una selezione di piatti molto particolari. Ecco la nostra proposta:

 

Amuse bouche

Uovo  alla nizzarda

Antipasto

Triglia marinata al caffè, scottata e adagiata su purea di ceci

Filetto di pesce San Pietro in crosta di mandorle di Noto su insalatina di spinacino e petali di pomodoro con maionese al basilico

Primi

Risotto alla barbabietola,

Continua a leggere…

Memorie di Natale. Tutti a tavola!

In ogni casa del quartiere il Natale si viveva in un modo diverso, e ogni uso tradiva senza equivoci le origini della famiglia: siciliani e pugliesi, ad esempio, festeggiavano con il Cenone della Vigilia, veneti e piemontesi si sbizzarrivano con il pranzo del 25.

Tra i meridionali si mangiava “magro” (almeno la sera del 24 dicembre). Ma magro non vuol dire poco, Turiddu lo ricorda bene,

Continua a leggere…

Il Natale è arrivato in Putìa

Il periodo che precede il Natale è sempre stato molto caro a Cumpari Turiddu: le luci nelle strade, le vetrine addobbate e i preparativi lo mettevano di buon umore spesso più delle feste stesse.

Durante dicembre, infatti, la nonna indaffarata si adoperava per preparare torroni, dolci e leccornie di ogni tipo, un anno fece pure il panettone! Era davvero un piacere guardarla.

Per questo motivo Cumpari Turiddu ci tiene,

Continua a leggere…

Dove eravamo rimasti: Cumpari Turiddu torna a casa

Dalla sua partenza per l’America sono passati soltanto 15 giorni ma già sembra una vita, quella vita che fino a 40 anni Cumpari Turiddu ha sentito sua solo a metà.

Un senso di vuoto colmato nel 1990, quando, ripercorrendo a ritroso il viaggio dei suoi nonni, abbandona New York per trasferirsi in Sicilia, terra lontana in cui affondano le sue radici più profonde.

Adesso però Turiddu è tornato, e con lui un carico di sorprese che non vede l’ora di mostrare e fare assaggiare a tutti i propri commensali.

Continua a leggere…

C’era una volta in America

Prima di essere in gran parte assorbita da Chinatown, Little Italy rappresentava l’approdo sicuro per migliaia di emigrati. Il luogo dove sentirsi a casa anche a km e km di distanza.

Se lo ricorda bene Me Cumpari Turiddu a cui bastava passeggiare tra i quartieri di Lower Manhattan per immergersi in un sud a cui si sentiva vicino pur non essendone parte.
Infatti, se Elizabeth Street era il regno incontrastato dei siciliani,

Continua a leggere…