Prima di essere in gran parte assorbita da Chinatown, Little Italy rappresentava l’approdo sicuro per migliaia di emigrati. Il luogo dove sentirsi a casa anche a km e km di distanza.

Se lo ricorda bene Me Cumpari Turiddu a cui bastava passeggiare tra i quartieri di Lower Manhattan per immergersi in un sud a cui si sentiva vicino pur non essendone parte.
Infatti, se Elizabeth Street era il regno incontrastato dei siciliani, Mulberry Street e Mott Street erano invece i territori di napoletani, calabresi e pugliesi.

Un melting pot di culture che si traduceva in una miriade di negozi, bancarelle e ristoranti, uniti tra loro dai colori di un’unica bandiera, quella italiana.

Purtroppo a partire dalla metà del XX secolo gran parte degli emigrati iniziarono a trasferirsi in quartieri più periferici, riducendo drasticamente l’estensione di quel piccolo angolo d’Italia.

“Angolo” che oggi ha quasi perso del tutto il suo aspetto tipico, relegando sempre più ai margini quei pochi ma fieri italiani, sempre propensi con la loro disponibilità a farti sentire a casa, anche a km e km di distanza.