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Categoria: Cucina

La capra girgentana: la specie quasi estinta salvata dal suo formaggio

Quando una capra viene salvata dal suo formaggio: ecco la storia della capra girgentana

Conservato gelosamente, nel cassetto del comò, tra i ricordi della nonna di Turiddu un vecchio disegno in carboncino un po’ scolorito. Un piccolo ritratto, dai tratti delicati, di una bambina e una capretta dallo sguardo vispo. Un oggetto decisamente insolito per una donna come la nonna.

Scoprirne l’origine non fu molto complicato, almeno per Turiddu che sapeva bene come ottenere le informazioni che voleva.

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Memories d’estate: quando la neve si fece granita

Conquista chi arriva in Sicilia fin dal primo assaggio, è dolce (ma non stucchevole) fresca e immancabile colazione estiva di siciliani e turisti. Turiddu lo imparò presto, alla granita non si può dire di no.

Sul quaderno della nonna una ricetta scritta con inchiostro blu un po’ scolorito. Nivarata ca’ lumìa. Una versione rustica della granita siciliana che prevedeva al posto di acqua e zucchero l’uso della neve.

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Cavolo trunzu di Aci, tesoro dell’Etna

Cumpari Turiddu imparò ben presto che “tutto il mondo è paese”: Catania e Acireale come Brooklyn e Manhattan. Tanto vicine quanto diverse, piene di luoghi comuni l’una verso l’altra e perennemente in conflitto.

Turiddu, rientrato in Sicilia, capii molto presto che per un catanese verace lo jacitano sarebbe stato sempre un trunzu, cioè una testa di rapa, e non gli fu dato sapere cosa fosse invece un catanese per un acese DOC.

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Lo Scannolo: la versione del cannolo siciliano tra Palermo e Catania

Il cannolo è da sempre simbolo di Sicilia, la sua fama ha superato qualsiasi confine.

Basti pensare che, dopo “l’irraggiungibile” Tiramisù, è il secondo dessert italiano più conosciuto al mondo. Questa ricetta golosa è approdata a New York già con i primi emigrati italiani, anche se non esattamente nella forma che conosciamo. Il segreto di un buon cannolo, infatti, sta tutto nella freschezza della ricotta che dev’essere rigorosamente di pecora.

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Tra jazz e lamponi: il lato dolce di San Valentino

La prima volta che Turiddu fece i conti “il giorno degli innamorati” era proprio un bambino. Negli Stati Uniti, infatti i festeggiamenti del 14 febbraio sono una cosa seria che si impara fin da piccoli.

Se per molti, specialmente in Italia, San Valentino è una festa commerciale e senza troppo seguito in altre parti del mondo non è esattamente così.

A New York, ad esempio, non si festeggiano solo le coppie,

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I nostri Presidi Slow Food: la Vastedda del Belìce

I viaggi nella Sicilia Occidentale furono un’enorme scoperta enogastronomica per Cumpari Turiddu, un susseguirsi di gusti e sapori nuovi che in America non aveva mai provato: olio d’oliva, vino ma soprattutto formaggi.

Nei territori del Gattopardo, nel paese di Santa Margherita del Belìce assaggiò per la prima volta un formaggio fresco leggermente acidulo che lo colpì per il suo sapore delicato e per l’aneddoto legato alla sua produzione: nacque,

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Ricette Presidio Slow Food – Gli Stipateddi

A New York quando nominavi la pasta italiana tutti pensavano a lasagne o tortellini. Per la nonna, invece, significava parlare di “cavatelli, busiate e maccaruni”. Quella ripiena, infatti, era un formato riservato alle feste.

Solo a Natale e nel giorno del compleanno di Turiddu la nonna preparava dei “maccaruni chini” conditi con il tradizionale ragù di maiale siciliano.

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I nostri Presidi Slow Food – Fagiolo Badda di Polizzi Generosa

Una gita in montagna, alla scoperta di vini e cibi autentici.
Queste le premesse che portarono Cumpari Turiddu a Polizzi Generosa in una domenica di fine febbraio.

Lì, nel cuore delle Madonie, situata su una roccia panoramica svettava sopra la nebbia “Pulizzi”. Una città demaniale sospesa tra le colline e il mare, generosa di nome e di fatto con tutti i suoi abitanti.

Saverio,

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Ricette Evergreen – Il Biancomangiare

Di ritorno dai pomeriggi trascorsi alla Federazione Italo americana del Queens e Brooklyn, dopo estenuanti partite di pallone, Cumpari Turiddu non vedeva l’ora di tornare a casa. Là avrebbe trovato ad attenderlo il sorriso caldo della nonna e una merenda morbida e delicata.

La nonna la preparava con pochi bianchissimi ingredienti: latte, amido, mandorle (di cui tre amare), panna, zucchero e poi colla di pesce,

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La vera storia di Alfredo

Si torna negli Stati Uniti, ma solo per un po’: il 5 novembre, infatti, Cumpari Turiddu è partito per un viaggio oltreoceano di tre settimane.

Lo ospitano gli amici di un tempo. I compagni di scorribande giovanili cresciuti nell’area di Nolita (così viene chiamata l’area nord di Little Italy) e ad oggi quasi tutti impiegati nel mondo del cibo e della ristorazione. Sarà un caso?

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