O lo ami o lo odi, Verga è così, senza mezze misure. Concreto, pessimista, distante, ma con un certo savoir faire aristocratico a tratti un po’ antipatico, ma tanto affascinante.

Cumpari Turiddu lo ha scoperto piano piano. Un autore lontano dal suo modo di vedere le cose. Il suo fatalismo ineluttabile, però, gli ricordava l’atteggiamento (purtroppo spesso attuale) di molti siciliani di oggi.

Che piaccia o meno, è sicuro che Giovanni Verga è uno degli esponenti più illustri del Novecento italiano, e di certo un simbolo di eccellenza per la città di Catania. A lui il merito di aver raccontato un mondo, quello popolare, fatto di tradizioni e usanze che probabilmente altrimenti sarebbero andate perdute. Necessario per Turiddu rendergli omaggio.

Facile a dirsi, un po’ meno a farsi.

Credits Photo: Amaro Amara

L’ispirazione arrivò un pomeriggio di aprile con una ricetta di Alfio Liotta: un mix ramato ed equilibrato, al profumo di agrumi, servito in un tumbler basso e decorato con una scorza e una fetta di arancia. L’aspetto era quello aristocratico del Negroni (non a caso nato dall’intuizione di un conte). Il nome, Rosso Malpelo, il titolo di una delle novelle più celebri di Verga.

Pochi ingredienti per un cocktail dal carattere deciso. I toni mediterranei dell’Amaro Amara, con i suoi sentori di erbe spontanee e il profumo di arance rosse, richiamano la terra natia dello scrittore. I sapori dolci del Vermouth contrapposti ai toni amari del chinotto sono metafora di quel moralismo e di quella fatalità tipici del Verismo, di cui Verga è per l’appunto uno dei maggiori esponenti.

L’aggiunta, poi, dello Storico Cocchi, il Vermouth di Torino tanto amato dai Savoia è un omaggio all’origine nobile dello scrittore, ma anche a uno dei suoi grandi amori, la pianista Dina Castellazzi, che era per l’appunto piemontese.

Una ricetta, insomma, che ha tanto da raccontare. Per chi ama i sapori forti e tendenzialmente amari. Perfetta da accompagnare alla focaccia alla messinese.

Per chi ama, invece, i cocktail più secchi una proposta interessante è l’Eolian Martini, ma questa è un’altra storia!